sabato 14 settembre 2013

RISPOSTA ALLA PRESIDENTE BOVOLENTA

Abbiamo letto sui quotidiani oggi con sorpresa le parole della Presidente della Conferenza dei Sindaci Marina Bovolenta, e sinceramente non abbiamo capito il tono polemico della missiva. Il Comitato si è sempre mosso con correttezza verso le istituzioni, cercando di informare in modo altrettanto corretto e urgente i cittadini. Questa nostra risposta ha infatti il senso di non alimentare alcun tipo di polemica e di chiarire ulteriormente gli obiettivi di questo Comitato. Abbiamo mandato diverse mail private alla Presidente Bovolenta chiedendole in momenti diversi di organizzare incontri pubblici sulle schede ospedaliere, ma abbiamo sempre ricevuto risposta negativa con varie motivazioni; l’unica differenza nella circostanza a cui fa riferimento la Presidente nell’articolo di oggi, è stata  che la nostra ultima richiesta non è stata più inviata in modo privato ma ufficiale,  protocollata presso l’ufficio apposito dell’Ospedale di Adria ed inviata per conoscenza ai giornali locali. Il Comitato pensa che informare i cittadini e creare momenti di confronto con gli stessi  sia un modo importante e necessario per riavvicinare le istituzioni al territorio, e per  discutere sulle decisioni che riguardano l’organizzazione dei servizi socio-sanitari dei prossimi anni di 75 mila cittadini. Torniamo anche sulla successione temporale dei fatti riportata dalla Presidente, che purtroppo non è corretta: il Comitato ha incontrato a Giugno la Presidente e il Direttore Pietro Girardi, e ha riportato alla stampa tramite un comunicato concordato con la stessa Presidente che l’incontro è stato cordiale ed è stato l’inizio di una possibile collaborazione tra comitato ed istituzioni. Dopo aver raccolto ulteriori dubbi sulle schede ospedaliere ed aver contattato ancora la Presidente, su sua indicazione abbiamo contattato il direttore Girardi, da cui abbiamo avuto risposte che non aprivano a soluzioni certe su tutti i dubbi presentati, ma più intenzioni di azione da mettere in campo per ovviare ai tagli sanciti dalle schede. Abbiamo quindi contattato il sindaco di Adria chiedendo un Consiglio Comunale aperto sulla Sanità a cui abbiamo avuto però risposta negativa e abbiamo evidenziato tramite più articoli l’esigenza che tutti i sindaci del Delta si attivassero nei rispettivi Consigli Comunali per organizzare incontri aperti. L’ultimo passaggio è stato dunque quello di rivolgerci pubblicamente ai due massimi rappresentanti della Sanità Polesana, come garanti del nostro territorio. Notiamo inoltre che la risposta data proprio ieri dalla Presidente Bovolenta e dal Direttore Girardi  al Presidente dell’Associazione dei Diabetici Fulvio Osti, apparsa sui quotidiani, sia una testimonianza importante che i dubbi e le criticità rilevati sulle schede ospedaliere siano più che concreti e legittimi, e non possano essere risolti tramite colloqui privati tra pochi, senza una presa di posizione chiara del territorio portata avanti da tutti i Sindaci del Delta, in cui si evidenzino i problemi creati dai tagli e si facciano proposte sulla razionalizzazione dei servizi tenendo conto delle criticità del nostro territorio. Pensiamo dunque di aver agito in modo corretto e con spirito di Impegno verso un Bene Comune imprescindibile quale è la Salute. Stiamo cercando di organizzare in tempi brevi un incontro pubblico in cui non mancheremo di invitare sia la Presidente della Conferenza che il Direttore dell’Ulss19 a dimostrazione da parte nostra di una continua ricerca di collaborazione trasparente nei loro confronti. Nell’alto Polesine ci sembra che la sinergia tra Comitato dei Cittadini e Conferenza dei Sindaci stia mettendo le  basi per scelte di nuovi servizi che stanno caratterizzando le scelte che nel prossimo futuro potranno salvaguardare l’ospedale di Trecenta, per gli utenti e i lavoratori impegnati. Ci auguriamo che questo tipo di collaborazione possa nascere anche ad Adria, senza che le istituzioni vedano negli incontri pubblici un possibile momento critico, ma al contrario un momento di collegamento e confronto positivo con il territorio.

martedì 10 settembre 2013

Richiesta Incontri pubblici per illustrazione schede ospedaliere


Al Direttore generale dell’Ulss 19 Pietro Girardi

Alla Presidente Conferenza dei Sindaci Ulss19 Marina Bovolenta


Oggetto: richiesta incontri pubblici per illustrazione schede ospedaliere.


Il Comitato Salute del Delta torna a chiedere la vostra attenzione sulle schede ospedaliere della nostra Ulss19, perchè con le scelte che si andranno ad approvare con queste schede si deciderà dei servizi socio-sanitari che avremo nel nostro territorio per i prossimi 10-15 anni. Per questo motivo siamo a chiederVi di organizzare alcuni incontri pubblici sul territorio per illustrare le schede (attraverso un confronto tra la situazione dell’ospedale e dei servizi socio-sanitari quale è ora e quella che viene prefigurata con le schede in approvazione) raccogliere pareri, proposte e richieste dei cittadini. Noi come Comitato Salute del Delta abbiamo già individuato una decina di punti critici che vorremmo discutere con Voi. A nostro parere le schede così come sono condannano la nostra Ulss a tagli e riduzione dei servizi che abbasseranno la qualità della cura e dell’assistenza per i bisogni di 75 mila abitanti del comprensorio Ulss, senza contare i numerosi altri utenti provenienti dall’alto ferrarese e dal basso veneziano. Tali scelte devono essere il risultato di una condivisione e di un consenso delle popolazioni interessate, come succede per un Pat di un comune (l’Ulss di comuni ne interessa ben 10), perchè si tratta di scelte durature e gravose. Vi chiediamo dunque di chiedere alla regione Veneto una proroga dei tempi di discussione in V Commissione. Se per avere l’attuale Piano Socio Sanitario abbiamo aspettato quasi 20 anni, chiedere un mese o due di proroga per la discussione delle schede non sarà la fine del mondo. Su problemi tanto delicati e importanti come quello della salute la cosa più saggia non è fare presto, ma fare bene, che mai coincide col presto. In attesa di cortese, sollecita risposta, cordialmente saluto.

Omar Barbierato

portavoce del Comitato Salute del Delta

domenica 1 settembre 2013

NEGATO IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO PER LA SANITA' AD ADRIA


La scorsa settimana il Comitato Salute del Delta aveva chiesto al sindaco di Adria di organizzare un consiglio comunale aperto sulla sanità, visto che sono pubbliche le famose schede ospedaliere e si avvicina la scadenza per il direttore generale dell’Ulss 19 di tradurle nell’atto aziendale. Ieri mattina abbiamo appreso dal sindaco Massimo Barbujani che per lui e la sua maggioranza non e' necessario fare il consiglio comunale aperto da noi richiesto. E' bastata la visita di Leonardo Padrin e  il suo generico commento sull'operativita' dell'ulss 19 a rasserenare gli animi. Se uno va a leggersi le parole del presidente della Commissione Regionale Sanità Veneto scopre che nn c'e' niente di rasserenante, che non si parla dell’ospedale di Adria, e si ventila anche della fusione delle Ulss 19 e 18 come di una possibile futura soluzione per ridurre i costi, alla faccia delle 3000 firme raccolte dal comitato un anno fa insieme al sindaco di Adria, che ora dorme sonni tranquilli. Ancora una volta secondo noi la politica e l'amministrazione perdono il loro significato, la loro ragione d’essere: noi paghiamo gli amministratori per raccogliere le esigenze del territorio per  elaborarle e trasmetterle alla regione, e poi verificare e discutere ancora i risultati ottenuti in un dialogo continuo con territorio e regione; tutto questo di fatto viene oggi negato. Perchè? Adria sulla sanità deve accettare quello che viene calato dall’alto, senza costruire una propria proposta o senza far sentire la propria voce? Allora iniziamo noi il dibattito pubblico, ponendo alcune delle domande che avremmo fatto nel consiglio comunale, e ci preoccuperemo noi di organizzare un incontro pubblico visto che ci viene negata la possibilità di affrontare un ragionamento serio in quello che dovrebbe essere il consesso naturale di queste discussioni: il consiglio comunale, appunto. Ecco le nostre domande: il laboratorio analisi verra' depauperato, portando così parte ingente dei servizi oggi eseguiti ad Adria all'ulss 18, noi, come Ulss 19, cosa otterremo in cambio? ci tolgono il primario di fisiatria? è possibile che manchi tale figura con i lungodegenti presenti all'ospedale? cosa si intende fare per incrementare il punto nascite e recuperare quei 30 40 nascituri che ci porterebbero al numero previsto dal piano regionale? Perche' l'ospedale di Adria ha subito questi tagli e praticamente non si e' toccato l’ospedale di Porto Viro, dove rimane ad esempio il primario di fisiatria? Chi deve controllare che il privato convenzionato agisca secondo gli accordi presi? Per determinate operazioni i giorni di degenza cambiano tra Adria e Portoviro, e' vero? Se si, perche'? Questo ha poi una conseguenza sulle schede ospedaliere? visto che la chirurgia di Adria figura che sfrutti poco i posti letto a disposizione perchè in realtà fa un determinato numero di operazioni con protocolli e tecniche che permettono il ritorno a casa dei pazienti in un tempo breve, con un risparmio economico per l’azienda Ulss. Cosa si intende fare per i diabetici? Verrà smantellata la rete costruita in quest’anni contravvenendo ad un progetto obiettivo regionale (2009) e a due leggi, una nazionale (l.n.115 del 1987) ed una regionale (l.r. 24 del 2011)? i costi delle strutture intermedie previste dal Piano Socio Sanitari saranno catalogati come spese sanitarie o sociali? cioè ricadranno sull’Ulss o sui Comuni? Sono stati fatti piani economici di previsione concreti? 
Omar Barbierato
portavoce Comitato Salute del Delta