domenica 30 settembre 2012

CHIRURGIA, TEMPI D' ATTESA, SIL


Chirurgia, tempi d’ attesa, e progetto SIL: tre argomenti sui quali il Comitato della Salute del Delta chiede di tornare a discutere al direttore generale dell’ Ulls e alla politica locale, chiedendo l’ impegno di tutti i sindaci della Conferenza e in primis, del sindaco di Adria che si è speso personalmente nell’ organizzazione della raccolta firme in difesa dell’ Ulls 19 e dell’ offerta dei servizi sanitari dei cittadini del Delta, perchè difendere l’ ospedale vuol dire anche parlare di sanità e occuparsi attivamente delle linee di indirizzo e di programmazione dei servizi socio sanitari. L’ invito al sindaco di Adria non deve però fuorviare, come per il tribunale e gli altri servizi , o l’ impegno e lo sforzo proviene da tutti i comuni del delta o il rischio di impoverimento continuo diventerà una certezza. Agli operatori e ai cittadini che si sentono sicuri, vedendo i corposi investimenti fatti in questi ultimi anni dall’ Ulss 19, chiediamo di guardare con quale facilità stiano chiudendo sedi di tribunali nuove, appena inaugurate. Il rischio quindi è triplice, impoverimento dei servizi, perdita di posti di lavoro, spreco di denaro pubblico. Torniamo alle domande che ci premono, quale è il futuro di chirurgia? Abbiamo letto sui quotidiani come le indicazioni del governo e della regione portino a continue rivoluzioni nella gestione degli interventi e nel tipo di ricoveri e degenze, però rimaniamo convinti che questo reparto rappresenti il cuore dell’ ospedale, e che quindi necessiti di una programmazione che lo renda “appetibile” per i cittadini del Delta. Quale progettazione esiste ad oggi? Perchè i tempi d’ attesa  per alcuni tipi di visita sono estremamente lunghi? Ad esempio lo sono quelli per le visite psichiatriche; è cosa nota che lo stile di vita moderno porti le famiglie a cercare un aiuto per gli anziani, e che salga la richiesta di visite e certificazioni in questo ambito. L’ ultima domanda riguarda il finanziamento del progetto SIL, che serve ad aiutare l’ inserimento lavorativo di ragazzi disabili tramite una borsa di studio di 200 euro mensili. Con il cambio di regolamento di Marzo, i comuni si sono trovati costretti ad organizzarsi per dare una mancia a quei ragazzi che avevano partecipato al SIL per un tempo superiore ai 10 anni, senza alcuna certezza sulla durata di questo supporto. Ricordiamo che questi ragazzi, con lo sforzo delle loro famiglie, offrono il loro tempo e il loro impegno in compiti che altrimenti dovrebbero essere eseguiti da lavoratori stipendiati con i contratti previsti dalla legge. Chiediamo dunque l’ impegno alla conferenza dei sindaci di chiedere con forza una modifica al regolamento del SIL, che assicuri a tutti i ragazzi la borsa di 200 euro, senza limiti di tempo.

Omar Barbierato